Nasce la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri
Abbiamo una data: il 25 marzo. Ed è una data ufficiale. Il Consiglio dei ministri ha approvato la scorsa settimana, venerdì 17 gennaio, la direttiva proposta dal ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, che istituisce la giornata nazionale dedicata al poeta Dante Alighieri.
Una giornata per tutti
Questo è un giorno di festa non solo per i dantisti, ma per chiunque ami la lingua e la cultura italiana. Il poeta della Commedia è infatti molto amato sia dai suoi connazionali che all’estero, come testimonia il fiorire di edizioni, di studi e di eventi organizzati presso i centri di cultura italiana. L’azione dunque, per una volta, è stata concorde: la proposta della giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, oltre ad essere oggetto di diversi atti parlamentari, ha raccolto in questi mesi l’adesione di intellettuali e studiosi e di prestigiose istituzioni culturali (parliamo dell’Accademia della Crusca, della Società Dantesca, della Società Dante Alighieri, dell’Associazione degli Italianisti, ma l’elenco non finisce qui).
“Dante è la nostra identità. Istituiamo la sua giornata!”
Un forte ruolo è stato giocato dalle colonne del Corriere della Sera a firma di Paolo Di Stefano, che ha promosso l’iniziativa del “Dantedì” prendendo ad esempio prestigiose manifestazioni letterarie internazionali come il Bloomsday, la giornata in onore dell’Ulisse di James Joyce, i festival cervantinos che si svolgono in Spagna e in Messico, e tante altre. Anche il presidente di ICoN, Alberto Casadei, è intervenuto a più riprese nel dibattito a sostegno dell’iniziativa di Paolo Di Stefano e si dice molto soddisfatto della notizia.
"Il Dantedì è sicuramente una grande opportunità perché potrebbe diventare una giornata non solo di rievocazione storica, ma di nuova creatività”, ci spiega. “In Italia, nei tanti luoghi danteschi, ma nello stesso tempo in tutto il mondo possono essere letti e commentati versi e possono essere creati eventi a partire da episodi o personaggi della Divina commedia, e addirittura ci possiamo riappropriare delle opere di Dante attraverso riletture visive, multimediali, social che riescano a riprodurre in modi originali la loro energia perenne. Di sicuro anche ICoN darà il suo contributo, grazie alla sua vasta rete di contatti e alla sua vocazione per la didattica innovativa."
Perché proprio il 25 marzo?
Fino all’ultimo c’è stata indecisione tra due date, ha spiegato il ministro Franceschini in un’intervista al “Corriere”: il 14 settembre, data di morte del poeta, e il 25 marzo, che gli studiosi identificano con l’inizio del viaggio nell’aldilà rappresentato nella Commedia. La seconda data è stata preferita anche per la sua collocazione più felice all’interno dell’anno scolastico. Il ministro prevede infatti moltissime iniziative e un forte coinvolgimento delle scuole, degli studenti e delle istituzioni culturali.
I prossimi appuntamenti
Il primo Dantedì si festeggerà con ogni probabilità nel 2021, un anno in cui già erano attese grandi celebrazioni. In aprile occorre infatti il settecentenario della morte del Sommo Poeta, e già da diversi anni vengono organizzati eventi a tema in un emozionante conto alla rovescia, come il festival dantesco organizzato ogni anno dalla città di Ravenna. Ma il potenziale delle celebrazioni dantesche, ci ricorda Paolo Di Stefano, è internazionale. Ci auguriamo quindi che tutto il mondo, nel 2021, festeggi insieme a noi.