Laurea, la lingua e cultura italiana in linea

La tutrice Maria Giovanna Sarti ci racconta la propria esperienza con le classi virtuali del corso di laurea in Lingua e cultura italiana erogato on line da ICoN. Nelle parole della dottoressa Sarti le caratteristiche dello studio via Internet e le conoscenze a distanza tra studenti, di origine italiana e non, sparsi in tutto il mondo.

Qual è stato il motivo per cui hai scelto di dedicarti agli studi umanistici e come sei diventata tutrice ICoN?
Ho scelto di studiare storia dell’arte per passione: il nostro paese è denso di bellezze che ci circondano, e si scoprono ad ogni angolo. Non ho potuto farne a meno. E dunque mi sono laureata in storia dell’arte, e poi specializzata, e quindi ho conseguito il dottorato, ancora in questa materia, perché l’attività di ricerca per me è vita. Ho lavorato per più di dieci anni nella sezione Arte del Dizionario Biografico degli Italiani, una grande opera dell’Enciclopedia Italiana, e ho avuto qualche esperienza di insegnamento, soprattutto universitario. Così, sono diventata tutor del corso di laurea erogato da ICoN, che ho incontrato sul mio cammino quando il Consorzio era all’inizio del suo. Non ci siamo più lasciati.

Quale ritieni che sia il punto di forza del corso di laurea triennale on line in Lingua e cultura italiana?
Il corso di laurea proposto da ICoN ha una sua forza peculiare: l’estrema qualità dei suoi contenuti. I moduli, i test, le pagine multimediali sono frutto di una specifica attività di valutazione, di competenze di rilievo, di professionalità attente. Tutti questi contenuti sono continuamente aggiornati, e vagliati rispetto alle esigenze degli studenti ICoN.

Come si ridefiniscono i rapporti tra studente e tutore in un’aula virtuale? Hai assistito a un’evoluzione nelle dinamiche nel corso del tempo?
Secondo la mia esperienza l’aula virtuale è un luogo di scambio. Di contenuti, certo, ma anche di impressioni, emozioni, informazioni. Ho sempre cercato di sollecitare non solo un’interazione con me, ma soprattutto tra gli studenti. Nelle classi numerose raggiungere questo scopo è più semplice, ma dipende molto dalle curiosità individuali, e anche dal tempo che gli studenti, spesso, spessissimo lavoratori adulti con famiglie, hanno a disposizione. Direi che questa tipologia di rapporto e le modalità di interscambio sono rimaste costanti nel corso del tempo. Le variazioni dipendono dalle persone.

Quante classi virtuali segui e che profilo hanno gli studenti?
Seguo in media dalle tre alle quattro classi virtuali per semestre. Gli studenti hanno profili assai diversi: molto spesso sono insegnanti di lingua italiana all’estero o ricoprono ruoli nelle ambasciate, consolati, istituti italiani di cultura. Alcune volte però, e ciò è tipico del curriculum in Arte, Musica e Spettacolo, si tratta di curiosi, amanti delle materie umanistiche e della cultura italiana in generale. Tra gli iscritti è piuttosto nutrita la componente di italiani residenti all’estero per lavoro, e poi là trapiantati. Molti studenti sono invece figli di emigrati, nati fuori del territorio nazionale e una buona percentuale è totalmente straniera.