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Dalla selva oscura al paradiso: la Commedia in multilingua

Intervista a Paolo Grossi, responsabile del progetto MAECI

Dalle letture solitarie allo streaming in multilingua: che strada ha fatto la Commedia! A dicembre 2020 Dante Alighieri è approdato su Spotify grazie ad un’iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dal titolo Dalla selva oscura al Paradiso. Un’antologia della Divina Commedia diversa dal solito: i brani, recitati in trentatré lingue, attraversano le tre cantiche di Inferno, Purgatorio e Paradiso, e sono disponibili gratuitamente sulle principali piattaforme di streaming. Per saperne di più abbiamo fatto qualche domanda a Paolo Grossi, dirigente dell’Area promozione culturale presso la Direzione generale per la promozione del sistema Paese.

Buongiorno e grazie per averci concesso quest’intervista! Può dirci, in poche parole, com’è nato questo progetto?

Il progetto è nato da una lunga serie di conversazioni con Alberto Casadei, iniziate allorché nel febbraio dello scorso anno il Ministero mi ha incaricato di coordinare i programmi di attività in occasione delle celebrazioni del settecentesimo anniversario della scomparsa di Dante. Tra i vari progetti di cui abbiamo discusso, vi era anche quello di un audiolibro dedicato alla lirica di Dante e di altri poeti del Duecento (Guido Guinizzelli, Guido Cavalcanti, Cino da Pistoia etc.) che Casadei intendeva realizzare con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia. È stato allora che ho pensato di lanciare l’idea di un audiolibro dedicato alla Commedia, alla cui realizzazione avrebbero dovuto collaborare gli Istituti italiani di Cultura nel mondo. La proposta è piaciuta alla nostra Direzione Generale e, con l’aiuto di una bravissima collega, Grazia Labagnara, ci siamo messi al lavoro.

Oggi la tecnologia ha un ruolo chiave, come abbiamo visto anche in questa occasione, per la diffusione della cultura. Se lo sapesse Dante, a che punto siamo arrivati! Che effetto fa ascoltare il poema italiano per eccellenza in trentatré lingue diverse?

Oggi è possibile, collegandosi a Spotify, Deezer o altre piattaforme, ascoltare l’audiolibro Dalla selva oscura al Paradiso in tutte e trentatré le lingue che lo compongono. Per me e per Grazia, invece, che lo abbiamo a poco a poco messo insieme, la scoperta di ogni versione linguistica è avvenuta per tappe e ogni volta è stata un’esperienza straordinaria di ascolto. Ogni Paese ha adottato stili di lettura e, talora, accompagnamenti musicali molto diversi fra loro e tutti egualmente affascinanti. Penso, per citarne uno solo, al caso della traduzione in swahili, accompagnata da ritmi di musiche locali che conferiscono all’interpretazione un insolito carattere esotico.

Dalla selva oscura al Paradiso è, dal nostro punto di vista, un bel progetto anche perché appare come una sorta di mosaico. Un po’ perché è un’antologia, un po’ per la sua natura multilingue, inoltre è frutto di una collaborazione tra tanti enti ed istituti. Hanno partecipato ben trentadue Istituti Italiani di Cultura, oltre al comune di Ravenna. E poi, i numerosi patrocini, i curatori dell’opera. Com’è stato rapportarsi con tanti interlocutori? È soddisfatto di questa esperienza?

Quando ho avviato il progetto, non ero affatto sicuro di portarlo a compimento nei tempi che mi ero prefissato. Debbo riconoscere che la situazione di pandemia mi ha paradossalmente aiutato: i vari Istituti di Cultura nostri partner avevano dovuto inevitabilmente rallentare la loro attività e sono stati perciò più disponibili a impegnarsi nella non facile realizzazione dell’iniziativa. Ogni direttore ha dovuto, in primo luogo, trovare la miglior traduzione disponibile e negoziare i diritti con l’editore. Impresa che si è rivelata in certi Paesi non facile e che invece, in altri, ha dato risultati insperati. L’editore cinese, per esempio, non solo ha ceduto volentieri i diritti, ma si è impegnato, egli stesso, nella realizzazione di un più ambizioso audiolibro integrale della Commedia in cinese, cui ha voluto aggiungere in appendice la versione italiana della nostra scelta antologica per consentire al fruitore cinese di “scoprire” il suono della lingua italiana. In altri Paesi, poi, come in Indonesia, non esisteva una traduzione e la direttrice, Maria Battaglia, si è impegnata a farne una apposta, seppur solo parziale, conformemente al carattere antologico dell’audiolibro. Trovata la traduzione, sono stati reclutati, in ognuno dei trentadue Paesi che hanno partecipato all’iniziativa, gli interpreti. Anche qui le scelte sono state diverse nella distribuzione delle voci tra più attori. L’ultima fase, poi, quella di registrazione, ha comportato l’utilizzazione di studi professionali, tali da garantire il rispetto di determinate caratteristiche tecniche richieste dall’editore. E qui la pandemia è stata invece talora d’ostacolo. In Israele, per esempio, a causa del confinamento, gli attori non potevano uscire di casa e i tecnici del suono si sono recati al loro domicilio per registrare… Insomma, non sono mancati gli imprevisti, i momenti di tensione, i malintesi, come sempre capita quando si lavora con così tanti interlocutori. E sono particolarmente grato ad Alberto Casadei, che assieme a Sebastiana Nobili ha curato la scelta dei testi e che è sempre stato prodigo di utili consigli, e a Sergio Polimene, titolare delle edizioni Emons, per la passione e la pazienza con cui ha seguito l’intero progetto.

Può raccontarci un aneddoto o una curiosità su questo progetto? O una cosa in particolare di cui va fiero?

Vorrei soprattutto dedicare una speciale menzione al lavoro svolto dagli interpreti della versione italiana, che ha avuto un po’ la funzione di modello per le altre, anche se, come ho accennato prima, in realtà ogni Paese ha adottato un proprio stile. Marco Martinelli e Ermanna Montanari svolgono da anni, con il Teatro delle Albe di Ravenna, un lavoro drammaturgico importantissimo sulla Commedia e il contributo della loro esperienza è stato fondamentale per la buona riuscita di tutta l’impresa.

Ci saranno altre iniziative digitali quest’anno, che è l’anno dantesco per eccellenza? Le celebrazioni sono molto attese sia in Italia che all’estero.

Tra le molte iniziative realizzate dal nostro Ministero vorrei ricordare in particolare Inferno 5, un’applicazione per smartphone e tablet che consente allo spettatore un’esperienza immersiva del celebre canto dantesco grazie alla sovrapposizione fra contenuti digitali e ambiente fisico. Attraverso opere artistiche, testi letterari e performance musicali, operistiche e coreutiche, lo spettatore può esplorare l'influenza esercitata dalla vicenda di Paolo e Francesca su creatori di epoche e discipline diverse. Per conciliare le esigenze di narrazione in successione, fruizione contemporanea da parte di più utenti e immersività in uno spazio ridotto, vengono utilizzati due schermi, quello dei dispositivi personali e la parete su cui proiettare: una soluzione che consente a ciascun fruitore di ritagliarsi un proprio percorso personale, pur seguendo la narrazione di base del canto.

Vuole cogliere quest’occasione per dirci altro, specialmente al nostro pubblico che ci segue sul Web, dall’estero?

Coordinare le attività dantesche del Ministero è stato uno straordinario privilegio che mi ha consentito di avere uno sguardo d’insieme sulle moltissime iniziative che si stanno preparando in Italia e nel mondo. Ed è stato davvero esaltante vedere come l’opera di Dante continui ad alimentare il nostro immaginario, individuale e collettivo, e a ispirare la creazione contemporanea, nella molteplicità dei suoi linguaggi, da quelli più tradizionali a quelli che fanno ricorso alle più moderne tecnologie digitali e audiovisive.

Per saperne di più

L’audiolibro in 33 lingue Dalla selva oscura al Paradiso è stato ideato e progettato dalla Direzione Generale Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ed è stato realizzato grazie alla collaborazione di trentadue Istituti Italiani di Cultura, che hanno, ciascuno, inviato la registrazione nella propria lingua di competenza di una lettura di passi scelti della Divina Commedia interpretati da attori locali. Il progetto è stato patrocinato dal Comitato nazionale per le celebrazioni dantesche, dalla Società Dantesca e dal Gruppo Dante dell’ADI (Associazione degli Italianisti).

L’audiolibro è scaricabile gratuitamente sulle piattaforme Spreaker, Spotify, Deezer, Apple e Google. Le trentatré lingue dell’audiolibro: italiano, albanese, arabo, bulgaro, catalano, ceco, cinese, coreano, croato, francese, ebraico, finlandese, gaelico, giapponese, greco, indonesiano, inglese, lituano, maltese, norvegese, polacco, portogallo, rumeno, russo, serbo, slovacco, sloveno, spagnolo, swahili, tedesco, turco, ucraino, ungherese.

L’immagine dell’articolo è di Jean-Jacques Feuchère (Dante Meditating on the Divine Comedy).

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