Un corso di laurea per l’Italia all’estero
La tutrice Chiara Mandosso presenta le attività
In occasione della partenza del nuovo semestre del corso di laurea in Lingua e cultura italiana abbiamo intervistato Chiara Mandosso, tutrice delle classi virtuali. Un incontro per capire come funziona il percorso formativo triennale per i cittadini stranieri e gli italiani residenti all’estero, per conoscere meglio le dinamiche dell’apprendimento via Internet e per scoprire chi sono gli studenti del corso di laurea erogato dal Consorzio ICoN.
«Mi sono laureata in Filologia classica nel 1998, presso l’Università della mia città di nascita, Torino» racconta Chiara. «Poco dopo ho iniziato a collaborare allo sviluppo dei primi progetti di formazione a distanza attivati dal mio ateneo. Nel settembre 2001 mi sono trasferita nella campagna toscana e nello stesso mese sono entrata a far parte della neonata ICoN come tutrice di Linguistica italiana e storia della lingua e come autrice di contenuti per le sue pagine. Seguo prevalentemente gli studenti dei primi semestri, ma mi sono state affidate anche classi dei semestri avanzati e alcune tesi di laurea».
I tuoi studenti sono prevalentemente stranieri o la componente di italiani residenti all’estero continua a mantenere una quota importante?
Prevale la componente straniera, in particolare dall’America latina. Si tratta per lo più di discendenti di emigranti, che attraverso lo studio dell’italiano vogliono rafforzare il legame con le loro origini. Molti di loro hanno imparato l’italiano in famiglia ma sentono la necessità di approfondirne la storia e le basi teoriche. Gli studenti della Russia e dell’Europa dell’Est di solito praticano già l’italiano perché lavorano in imprese che hanno rapporti commerciali con l’Italia. In ogni classe di solito si incontrano uno o due italiani residenti all’estero, motivati sia dal desiderio di mantenere un legame con il proprio Paese sia dall’opportunità di conseguire una laurea italiana nonostante la distanza.
Ci sono motivazioni comuni agli studenti che li portano allo studio dell’italiano? C’è un indirizzo di studio più richiesto?
Sicuramente l’indirizzo più frequentato è il Didattico-linguistico, perché molti studenti ICoN sono insegnanti di italiano come lingua straniera nei rispettivi Paesi o aspirano a diventarlo. Comuni a tutti gli studenti, come raccontano loro stessi presentandosi nei primi giorni del semestre, sono l’amore per tutto ciò che ruota intorno all’Italia (lingua, arte, storia, cinema, cucina) e la voglia di diventarne “ambasciatori” nel mondo. Un altro aspetto molto importante (e motivante) che accomuna i nostri studenti è il piacere dello studio, il gusto di imparare a qualsiasi età, la sfida quotidiana di ritagliare per sé uno spazio per l’apprendimento e l’approfondimento in mezzo agli impegni del lavoro e della famiglia.
Come si definiscono i rapporti tra studente e tutore in un’aula virtuale?
Lo scrivo puntualmente nei primi post del semestre: il forum è il vero “cuore” del corso. Spero sempre che gli studenti abbiano il tempo e la voglia di sfruttare al massimo questa possibilità di interazione, non solo con il tutore ma anche con i compagni di studio. A ogni inizio di semestre, nella settimana introduttiva in cui i nuovi studenti si presentano, faccio insieme a loro un giro del mondo virtuale e aspetto di capire se scatterà quella particolare “chimica” che farà del forum di classe non solo lo spazio della comunicazione tra loro e me, ma luogo di condivisione tra studente e studente; qui si scambiano dubbi, difficoltà, soluzioni, consigli per lo studio; qui si possono muovere i primi passi di amicizie destinate a durare nei semestri successivi e anche oltre la laurea. Non necessariamente questa “chimica” si realizza solo nelle classi numerose: mi piace ricordare una classe del 2011 formata da sole quattro studentesse, lontane geograficamente (Israele, Belgio, Spagna e Etiopia) ma partecipi e affiatate dal primo all’ultimo giorno del semestre.
L’intervista radiofonica a Chiara Mandosso sull’emittente tedesca WDR